الجمعة، 8 سبتمبر 2017

جدلية الجمال في فن العمارة/

تحت الاعداد
د. حسن يوسف العيسوي

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9سبتمبر
l'argomento comune tra architettura e filosofia e l'estetica, che e' un argomento abbastanza misterioso. e in cui il concetto della tecnica gioca un ruolo importante, perché per visualizzare qualsiasi opera sia essa reale o virtuale, necessita di strumenti per la sua rappresentazione.
 anche se ormai visualizzare un oggetto in 3d significa anche poterlo costruire realmente mediante 3dprinter. quindi il passaggio tra progettazione e rappresentazione e costruzione avviene in contemporanea. quindi una volta che abbiamo costruito l'architettura sia con mezzi tradizionali o attraverso dei rbot pilotati, stampanti 3d, avviene ,nella fase successiva,l'utilizzo e in contemporanea la percezione. l'utilizzo mette alla prova i buoni rapporti  degli spazi e e loro reciproche relazioni. e quindi nasce la domanda che se la comodità ed il comfort abitativo fa parte dei parametri dell'estetica ?.
certo che prendendo una casa bella pero ha dimensioni piccole, avremo una contraddizione,da una parte percepiamo la sua bella perche e' tutto e' bene proporzionato, e divisa in maniera fluida,e dall'altra parte il suo utlizzo e' scomodo. quindidopol'utlizzo non percepiamo piu la sua bellezza come ci appariva in una foto.
percezione visiva e utilizzo. la prima e' di un oggetto ci fa arrivare a giudicare che e' bello, e quindi dobbiamo indagare sui motivi che ci hanno portato a fare tale giudizio. poi quando un numero di persone giudica un oggetto bello, possiamo dire che quel oggetto bello senza sapere i motivi di tale giudizio. e se e' oggettivo o soggettivo, se e' oggettivo allora ci sono delle regole precise. o se soggettivo che si lega al gusto temporale e alla memoria ... ecc. di ciascun giudicante ?. e comunque ce l'impossibilita che  tale giudizio viene fatto in modo indipendente dall'esperienza e vita dei giudicanti. e questo va;e per qualsiasi tipo di giudizio,ovvero la vita passata di ogni persona influisce sul suo giudizio. ( vedi link http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/Basi-neurali-della-percezione-estetica
comunque possiamo superare il giudizio soggettivo ( memoria umore ecc.) col fatto che non tutti le persone hanno la stessa esperienza, e quindi si puo passare alla fase successiva di analisi dei parametri oggettivi dell'estetica.
e inoltre si puo anche superare tale difficoltà, possiamo presentare un oggetto alieno,anche se questo puo essere riconosciuto per associazione a dei oggetti famigliari. ma comunque questo fatto in tutti casi diminuisce la probabilità di legare il giudizio alle esperienze passate dei giudicanti.
e comunque da conisiderare che l'architettura come oggetto non si limita soltanto alla percezione,stando fuori a guardarla come passante o da sentro,bisogna anche viverci dentro ed utlizzarla.
poiche si usano i musei e malls, allora le persone non la utilizzano in modo individuale ma insieme ad altri tanti persone, quindi il contesto e le atmosfera influiscono,  se le altre persone sono belli o brutti, rumorosi,o calmi,antipatici o simpatici, influisce sempre sul giudizio di quel posto,anche se costruito a regola d'arte.

mente e corpo, forma e funzione
pero sicuramente il giudizio e' soggettivo, perché se vedo un palazzo considerato bello dalla maggior parte della gente,  e in cui ho vissuto un esperienza negativa,o lo lego per associazione a tale palazzo,allora lo considero brutto.

quindi dobbiamo parlare di esperienza che include forma e funzione e come vengono vissute
che l'ipotesi sono 4
  1. - io vivo un esperienza positiva in un posto funzionale
  2. - io vivo un esperienza positiva in un posto non funzionale
  3. - io vivo un esperienza negativa in un posto funzionale
  4. - io vivo un esperienza negativa in un posto non funzionale 
allora come si fa a giudicare l'estetica di un oggetto in modo indipendente dall'esperienza ?, consideriamo che l'architettura e' un insieme unificato di forme e funzioni. ()

due tipi di giudizio: uno a prima vista e l'altro dopo l'esperienza
l'architettura può avere questi due tipi di giudizi
anche se la critica architettonica deve necessariamente prendere entrambi per poter giudicare un opera architettonica.

quindi per poter giudicare la bellaezza in modo indiendente dall'esperienza prendiamo due gruppi di persone uno ha vissto il posto in modo positivo e l'altro in modo negativo, e poi ipotizziamo ...
le faccio vivere l'esperienza ... e poi le chiede di raccontare la loro esperinza.
postiva perche alo spazioso perché e' fornito di arredi, e campi per giocare e anche un bar che vende da bere e mangiare
....
si parte dalla bellezza, possiamo considerare l'architettura come oggetto d'arte, anche in questo caso dipende dal momento dell'osservatore e il suo umore. in tutti i casi ce il giudizio soggettivo.
a meno che non prendiamo un gruppo di persone con esperinze diverse e paesi diversi, e le facciamo gudicare un oggetto, senza pregiudizi, se la maggioranza di essi si mette d'accordo che un oggetto e' bello , significa che ce qualcosa di innatonella persona, che bisogna analizzare, per sapere da cosa dipende e se ci sono parametri comuni a tutti le persone della bellezza.

mi piacerebbe sapere cosa e' la bellezza, e la filosofia che stumento ha per tirare fuori una conclusione
e in tutti i casi dipende da chi indaga e dagli indagati,
e quando paliamo di cosa soggettiva e il risultato deve essere per forza soggettivo

forse i risultato soggettivi, possono aiutare le altre ricerche ad arrivare a risluati più possibile oggettivi

una domanda importante, perché , come ha detto ...., perché la gente si mette d'accordo sulla bellezza di oggetto ?
il senso della bellezza e' innato in noi ?
o l'esperienza e l'abitudine di vedere ci porta a dire che una cosa e' bella
 bisogna studiare,ma quando si studia per accumulare informazioni, si arriva alla confusione
la bellezza dell'architettura include tutto,come una ragazza bella che quando parla , appare banale , e' sempre un giudizio esterno della bellezza e fermarsi li, può essere considerato arte ?
e se prendiamo in considerazione, una ragazza, il giudizio diventa anche ormonale
allora prender un oggetto alieno con le curve può essere associato al sensualità
questo istinto sessuale,e' la chiave
bisogna abbandonare il corpo e fare un ragionamento solo mentale per giudicare la bellezza


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تواجه فلسفة العمارة أزمة علاقة الإنسان بالفراغ الذي يسكن فيه على الأرض. فهو لا يستطيع تجاهل آثار الفكر الذي فصل بين الذات والموضوع. فمن أفلاطون فصاعدا، تم تجاهل فكرة التجربة من قبل الفلسفة، والتخلي عنها لصالح الجوهر. وكل من ديكارت وهيغل، حاولوا الحفاظ على الفكر من أوهام الحواس ومن التدفق المراوغ للواقع المحسوس. فالمقاربات المعاصرة الرئيسية في العمارة استنسخت ذلك الفصل والتحيز العقلاني الذي يرفض النظر في حقيقة أن معايشة السكن يتزامن مع مواجهة الحواس والمعنى.

فالهدف من مناقشة موضوع الجمال في فن العمارة هو في اظهار التجربة كجزء لا يتجزأ من عملية تقييم جماليات العمارة.
لهذا السبب من الضروري تفكيك التقليد الكلاسيكي الذي عادة ما يختزل البعد الجمالي للعمارة في البحث عن نظام وقياس ونسبة وتناسب. وقد يرتبط البعد الجمالي للعمل المعماري،
من وجهة نظر فينومينولوجية، بفضاء التجربة العاطفية والحسية، التي تفترض الفضاء بمثابة عنصر ضروري من عناصر حياتنا على الأرض، أو كما يقول  هيدجر، شرط غير قابل للاختزال من شخصيتنا. وبهذا المعنى يجب إظهار الجذور الوجودية للتجربة المعمارية.Etica ed estetica in architettura







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إن ضرورة اقتراح مساق "الفلسفة المعمارية" (الذي اقترحه المعماري بيتر ايزنمان) يهدف إلى توضيح العلاقة غير المؤكدة والمتناقضة التي تربط بين العمارة والفلسفة.  وذلك من خلال فرضيتين: 
  • الأولى تتعلق بالأنماط المختلفة للنهج الفلسفية التي يمكن العثور عليها في هندسة العمارة، لتعيين شكل من أشكال الوعي الفلسفي في العمارة المعاصرة. 
  • والفرضية الثانية تتعلق بإمكانية شرح العلاقة بين الفلسفة والعمارة من خلال حالات التعاون الملموس بين المعماريين والفلاسفة.
يتضمن المنظور الأول الإلهامات المختلفة التي أنتجتها الفلسفة (أو اللقاءات والحوارات بين الفلاسفة والمعماريين) في مجال العمارة. فمن ناحية هناك اهتمام للفيلسوف في المجال المعماري، ومن ناحية أخرى، فإن المعماري نفسه مفكر وقادر لوحده على معالجة الأسس النظرية لعمله. ولم يعد بحاجة للفيلسوف. في هذا المعنى، فإن دراسة طرق الفلسفة في تصنيف العمل المعماري تعتبر محاولة للتعلق بتوجه عفا عليه الزمن.
وهذه النقطة تصبح أكثر وضوحا إذا اعتبرنا محاولات أتت من قبل معماريون وفلاسفة للعمل معا. مثلا يمكن أن يكونا بيتر أيزنمان وجاك دريدا  الشخصيتين الأكثر رمزية لتمثيل الاتصال المباشر بين الفلسفة وهندسة العمارة. فالعلاقة بين هذين التخصصين يمكن أن تتلخص في أهمية الموضوعات المعمارية في الفلسفة  أو في عملية زرع الفلسفة في هندسة العمارة.
وإذا تتبعنا نشأة وتغيير "المرحلة الفلسفية" لآيزنمان، وأعدنا بناء عملية قراءته لدريدا ولفلاسفة آخرين، من الممكن التعرف على تطور قدرته في التحليل إلى الحد الذي ينتقد بشدة نفس دريدا. وفي نهاية النص الذي قرأه خلال مؤتمر عقد في بلغراد في 24 أكتوبر 2012، كتب آيزنمان: في الآونة الأخيرة مشكلة الهندسة المعمارية هي ازدوجية ديريدا: واحد خير والآخر شرير. الخير يفتح الحضور في العمارة على مشكلة. يفتح معاني العمارة على لعبة حرة من الدلالات؛ وينص على الإيمان الأنطولوجي للعمارة في أصل المكان، في حنين طقوسي. ويظهر ديريدا الشرير عندما يسأل ما هو مطلوب من الهندسة المعمارية حتى تتمكن من إظهار، وإعطاء الانطباع، أو تمثيل نصها - وعدم حضورها- في كينونتها. هذا السؤال ليس له قيمة لغرض التمثيل بل هو سردي محض؛ والسرد يمحو النص. وليس لدي ادنى شك أن دريدا لا يفهم التفكيكية في التخصصات الأخرى، ولا سيما في هندسة العمارية. وأضيف أن الكثير منا ليسو قادرين على ذلك.


روابط عربية


collegamenti stranieri 

  •  https://estetica.revues.org/427#ftn1
  • ETTORE ROCCA (a cura di) Estetica e architettura      Prefazione. Architettura bellezza bisogno     1. Il giudizio di gusto sull'architettura, di I. Kant     2. La musica della plastica, di F.W.J. Schelling     3. L'architettura, arte simbolica, di G.W.F. Hegel     4. Il peso, la solidità e la luce, di A. Schopenhauer     5. L'architettura come volontà di potenza, di F. Nietzsche     6. Percezione e architettura nell'età della tecnica, di W. Benjamin     7. L'abitare, di M. Heidegger     8. Decorazione e bellezza, di H.G. Gadamer     9. Architettura e utopia, di T.W. Adorno     10. Il segno architettonico, di U. Eco     11. Presenza e spazialità, di C. Brandi     12. L'architettura e l'altro, di J. Derrida     13. L'architettura e il senso dell'esperienza, di E. Garroni     14. Architettura come narrazione, di P. Ricoeur     15. L'abitare nomadico, di M. Cacciari     14. Architettura come conforto, di G. Vattimo 
  • Da un punto di vista fenomenologico, la dimensione estetica di un’opera architettonica ha a che fare con un’esperienza dello spazio emotiva, sensibile, che presuppone lo spazio quale elemento del nostro abitare sulla terra, e cioè, seguendo Heidegger, quale condizione irriducibile del nostro ethos.https://estetica.revues.org/389 
  •   un oggetto architettonico può essere bello se la sua dimensione estetica afferma, e non nega, la sua utilità, perché affermare la sua utilità significa affermare una parte essenziale del suo statuto identitario https://estetica.revues.org/395
  •  

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