الخميس، 24 ديسمبر 2015

classification

زيد، الطويل، الأزرق، ابن مالك  في بيته، بالأمس، كان مُّتَكّى
بيد رمحٌ، لواه، فالتوى  فهذه عشر مقولات سوا

المقولات ال10
الجوهر والكم، والكيف، والإضافة،  والأين، والمتى،  والوضع، والملك، ، والفعل، والانفعال،

جيل دولوز / الاختلاف والتكرار-Gilles Deleuze


Il problema del pensare non e' la sua necessita ma come arrivare ad un pensare necessario. la prima prova del pensare che non abbiamo scelta


la filosofia non e' riflessione ne astrazione, ma cerca di avere ruolo nel inventare nuovi metodi di vivere

rifiuta l'immagine dogmatica della filosofia, a favore di una nuovo tipo di filosofia

ha usato il temine immanenza 1. che non ci sono elementi che dominano le cose e li organizzano, come il bene e l'uno e la mente e الذات الفاعلة , ma tanti agenti e forse e segni e orientazioni, si valutano i contesti rispetto alla loro forza inventrice

e la sua originalità sta nel mettere le condizioni della novità mediante concetti come la molteplicità e la singolarità ed il bidwino e il becoming e la virtualità


Gilles Deleuze non ha voluto cercare le origini delle cose ma ha voluto prendere le cose attuali che crescono, e non le interessa l'eterno , e rifiuta l'analisi filosofica che passa per l'essenza e l'origine e la fine, e l'universale ... ecc. ma ha preferito seguire gli eventi non ha voluto cercare le origini delle cose ma ha voluto prendere le cose attuali che crescono, e rifiuta l'analisi filosofica che passa per l'essenza e l'origine e la fine, e l'universale ... ecc. ma ha preferito seguire gli eventi in divenire.

ha rifiutato le forme tradizionali esistenti della relazione tra soggetto e del oggetto  a favore di una esperienza pura e senza soggetto. e partendo da questa si presenta una esistenza moltiplicita e di differenze


definisce la filosofia come arte di inventare i concetti. ci sono concetti che resistono alla vita e al cambiamento, e ci sono altri che sono fatti benne e portano ad un tensione preoccupante. e questi concetti come nella filosofia appaiono quando ci sono le condizioni


secondo lui la filosofia ha significato rivoluzionario che insieme alle altre forze creativi della società cerca di dare nuovi valori e metodi di vita e del sentimento


وفقا ل ديلوز الفلسفة في دلالتها  الثورية, وبتحالفها مع القوى الخلاقة  الأخرى , يجب ان تعطي  اشارات باتجاه قيم وطرق جديدة للحياة والاحساس.

ha cercato di creare un filosofia fuori dalla autorità della filosofia classica, e di scegliere quei filosofi che sono distinti per la singolarità e loro  difficile classificazione.


ha rivisto il significato dell'amico nella filosofia che e' la presenza implicita del pensare, ma sopratutto la condizione della possibilità del stesso pensare

قام ديلوز  بمراجعة معنى الصديق في الفلسفة، الذي يشير الى حضور ضمني للفكر, لا بل الى شرط إمكانية الفكر نفسه


e da la responsabilità alla tutta la storia della filosofia per aver commesso l'errore grande quello della rappresentazione. che le ha invertita a favore di altri concetti. e questo quello che ha rappresentato il compito positivo della differenza e della ripetizione

allora e' andato a cercare la natura dei postulati nell'immagine del pensiero secondo la rappresentazione, in cui la differenza e' pensata nell'identità del concetto ( immagazzinata come differenza concettuale) mentre la ripetizione viene rappresentato fuori dal concetto ( come differenza senza concetto). 3


la rappresentazione rimane secondo Deleuze dalla parte dell'identità, che e' nel quadro della relazione tra il soggetto attivo che vede e l'oggetto che viene visto. la rappresentazione e' il luogo dell'illusione  trascendentale che ha 4 forme sovrapposte che incontra il pensiero sensibile e l'esistenza

1- la prima illusione consiste nel coprire il pensiero con una immagine composta da assiomi che deformano le sue pratiche e sviluppo

2- assoggettare la differenza alla similitudine

3- l'assoggettamento negativa

4- la rappresentazione del giudizio.  e la rappresentazione e' finita , ovvero rappresentare una forma che ha materia, pero come seconda materia visto che si usa nei opposti

e nell'analizzare gli assiomi della rappresentazione , trova che e' possibile pensare senza nessun presuppoto precdente, ovvero iniziare con il reale. e questo vuldire far coincidere il pensiero con il reale sotto l'aspetto dobbio della volonta libera dal pensatre e la natura retta del pensiero,


Platone ha distinti tra due tipi di cose che fa rimanere il pensiero calmo, o che lo forza a pensare: la prima che non invita il pensiero ad analizzare, perche la percezione e' sufficiente a riconoscerlo,

la seconda nel pensiero e' la violenza, che deleuze cerca di analizzare e studiare, dove non ce adattamento o amicizia con il reale, o del sapere. quindi non ce niente che suppone la filosofia. e non ce nessuna necessita di essa. ma l'esistenza della costrizione e i casi accidentali forzano a pensare. e invece dell'incontro troviamo allontanamento della attitudine che non comunicano nel reale se non con la violenza che le costringe a fermarsi e a chiedere e definire il problema.


e dice che la rappresentazione non e' capace di pensare alla differenza in se, percepire la differenza e la ripetizione nel limite della rappresentazione (come concetti senza pensiero) fa della differenza una differenza concettuale ( non definita)


e deleuze si fa aiutare dai grandi pensatori non classici come Kierkegaard e Nietzsche . e cerca di evidenziare questo incontro concettuale tra la differenza e la ripetizione a favore intersezioni tra due linee, la prima riguarda l'essenza della ripetizione e la seconda il pensiero della differenza. questo contrapposizione con la rappresentazione non trova differenza tra le cose che si ripetono, quindi viene abbandonato nella rappresentazione la differenze piccole a favore delle similitudini grandi. in modo che si ripetono i singoli sotto l'identità del concetto. e qui le condizioni necessarie della prova reale secondo deleuze sono necessarie nella differenza e nella ripetizioni ( non si capisce proprio nulla)

tutta l'esposizione del libro sembra che porta alla creazione di una teoria non platonica del mondo soprasensibile. ma la parte positiva di questo pensiero cerca di liberare il pensiero dai ostacoli interni che lo fanno perdere la sua natura. come se iniziasse da una pagina bianca.
il pensare da deleuze come da nietzche e' creatività di significati e dei valori nuovi e non del riconoscimento (ricognition)
e critica aspramente la posizione che dipende dal senso comune per capire la differenza e la ripetizione. che concorda con le condizione della rappresentazione e porta a capire la differenza e le ripetizione mediante il prototipo in maniera negativa. e attribuisce alla ripetizione senza concetto alla privazione e alla differenza del pensiero come risultato della relazione negativa. invece conferma Deleuze che la differenza e' l'origine e la sorgente della ripetizione, e  la ripetizione come calcolo differenziale

tutta l'esposizione del libro sembra che porta alla creazione di una teoria non platonica del mondo soprasensibile. ma la parte positiva di questo pensiero cerca di liberare il pensiero dai ostacoli interni che lo fanno perdere la sua natura. come se iniziasse da una pagina bianca.
il pensare da deleuze come da Neitzsche e' creatività del significato e dei valori nuovi e non della riconoscimento (ricognition)
e critica aspramente la posizione che dipende dal senso comune (qui lo critica) per capire la differenza e la ripetizione. che concorda con le condizione della rappresentazione e porta a capire la differenza e le ripetizione mediante il prototipo in maniera negativa. e attribuisce alla ripetizione senza concetto alla privazione e alla differenza del pensiero come risultato della relazione negativa. invece conferma deleuze che la differenza e' l'origine e la sorgente della ripetizione, e fa capire che la ripetizione come se fosse calcolo differenziale

vuole rovesciare la volontà dal pensatore buono che cerca la verità secondo una abilita preparata, con l'obiettivo di ottenere il bene e la giustizia. perché questa immagine congela il movimento del pensiero reale e ostacola la sua potenzialità e la sua dipendenza dal senso comune e il buonsenso ((qui lo appoggia)) . e lo sbaglio qui secondo questa assioma, e' che il concetto diventa astratto e non contemporaneo, minaccia il pensiero e  lo ostacola nel percepire un altra immagine piu importante e in maniera diversa. per cui invita deleuze di conoscere il pensiero per quello che e', compreso la pazzia e e la stupidita e meschinità.

il pensiero che ha come obiettivo la verifica e il riconoscimento, puo essere ingannato quando considera che il falso e' vero . invece la stupidita osserva il  pensiero in maniera piu compositiva,
e USA le prospettive del posto e del tempo visto che sono reali per ogni prova.
la ripetizione non puo avvenire nel tempo, e come anche non si puo immaginare il tempo e lo spazio senza proporre una ripetizione più profonda di essi. i sintesi temporali su cui si fonda la ripetizione sono tre :
- il presente vivo dell'abitudine
-il passato puro della memoria
- la forma vuota del tempo e l'io attore crepato
che sono sintesi sotto-rappresentazione, che sfuggono alla rappresentazione cosciente e pensante, che una potenzialità del non coscienza    , che passa a se la ripetizione e la differenza, invece che la passa alla rappresentazione. (???)

la sperimentazione di deleuze invita a lasciare i concetti vagi e generici e l'astrazione dei principi
partendo dalla sperimentazione mette l'esterno invece dell'interno, ed il non personale invece dell'io. e quindi la ripetizione la differenza si interessano di questo esterno e del non personale, dove ce la  banalità e la stupidita , ovvero  quello che porta a pensare.

queste condizioni esterne che li conferma la differenza e la ripetizione sono alcuni elementi del pensiero deleuziano che da alla pressione che esercita l'esterno sul pensiero per farlo pensare, e lo fa contrastare tutte le forme soggettive. e questo forse lo ha portato ad interessarsi dell'analisi dei concetti con  l'esistente (عيني)

allora ha trovato che e' necessario partire nella filosofia da situazioni esistenti molto semplici, e non da introduzioni filosofiche, e neanche da problemi come l'uno o i la Molteplicità ... ecc.
e conferma deleuze che non bisogna perdere il sensibile () e necessario ritornarvi sempre. perche la moltiplicita e il sens e ilnecessario musicale si allarga in concetti puri, pero non si separa dal spostamento da un sensibile all'altro.

e si interessa Deleuze dei fatti reali, perché sono causati da motivi esterni che disturbano il percorso dei pensieri, e quindi si arretra la verifica nel campo della logica. che riguarda le cause e le condizioni della sua verità. e avanza il significato e l'espressione, i paradossi e i problemi, per cui l'espressione più coincidente con il significato e il problematico, anzi il significato consiste nel problema stesso

con questo significato e questa articolazione tra il pensiero e il fuori, nella differenza e la ripetizione il pensiero viene forzato e costretto a pensare. e qui cambia il tipo di domanda di Deleuze , che invece di chiedere del io come Cartesio, chiede del noi come Nietzsche, che riguarda l'attuale. e si ispira al compito della filosofia da nietzsche , che e' il lavoro contro il passato, e per il presente a favore di un futuro che arriverà. il compito che ha chiamato "il  fuori dal suo tempo, o come dice Nietzshe il non attuale della filosofia. quindi l'obiettivo della filosofia per Deleuze e' quello  di chiamare le forze nuove artistiche e sociali e politiche ... ecc, per indicare il futuro.

ogni uno dei due concetti della ripetizione e della differenza  porta all'altra come se fosse che l'uno contiene l'altro. e la loro relazione non e' come omogeneo o non omogeneo, uguale o non uguale, simile o non simile, ma lui cerca di superare questa contraddizione a favore di una critica verso quello che normalmente viene rappresentata nel pensiero filosofico , la differenza come quella tra due cose, e la ripetizione come quella delle situazioni e delle volte. e in entrambi i casi mancano la ripetizione e la differenza, perché vengono concepite mediante una posizione originale dell'identità: la differenza significa allontanarsi dalla identità esagerata, e la ripetizione significa riprodurre una copia o un modello. e l'obiettivo di criticare la rappresentazione e' quello di metterla da parte, per arrivare ad una differenza positiva e confermativa, e una ripetizione lontana dai aspetti superficiale e astratti.
la differenza e' quello con cui il dato si da perché diverso.
ha insistito Deleuze affinché il concetto di differenza non si riduce a una semplice differenza di concetti, e ha chiesto un esempio adatto per esso,  e quindi possiamo dire che è impossibile pensare alla differenza partendo dalla rappresentazione.
e dice che ci sono 4 cose che forzano la differenza nella rappresentazione e che vietano il suo pensare: l'identità nel concetto, la contraddizione nel attributo (محمول), e la simmetria   nel giudizio, e la similitudine nella percezione

اما التكرار من جهته فهو في كل مكان، فيما يترهن, كما في الترهين
invece la ripetizione sta ovunque, nelle cose da scommettere e nel atto di scommettere. e' l'inizio dell'idea , supera la diversità delle relazioni e le scommesse dei punti singolari. e definisce pure la ripetizione dello spazio e del tempo che sono considerati recuperi della coscienza.
e la ripetizione non e' la generalità: secondo il quale si può ripetere i confini parziali , l'uno al posto dell'altro. e la generalità contraddice l'uno che e' insostituibile. invece la ripetizione e' la differenza unica (???)


مصادر وحواشي


بقوله ان "الاله مات" (فريدريك نيتشه) أعلن ان الانسان بقي وحده مع نفسه ولم يعد بحاجة بعد الآن لأن يتأمل  أو يكشف عن اي حقيقة متعالية او مخفية، ولا أن يبتكر نهاية للتاريخ من خلال بناء حقيقة "متعالية "ونهائية
    https://it.wikipedia.org/wiki/Immanenza
   
 مبادئ العقل:
    - مبدأ الهوية: ويعني  أن الشيء يبقى هو هو لا يتغير ولا يتبدل وان طرأت عليه تغيرات داخلية ، ورياضيا أ=أ، وهناك من يسميه بمبدا الذاتية .
    - مبدا عدم التناقض: كان تقول ان الشيء موجود وغير موجود في نفس الوقت ، فاما ان يكون الشيء موجودا او غير موجود
    - مبدا الثالث المرفوع : ويعني انه من الضروري ان يكون للشيء صفة ما أو نقضها ،كأن تقول مثلا التلميذ ناجح او راسب ،وليس هناك حالة ثالثة لان الحالة الثالثة مرفوعة بالاختيار (النجاح او الرسوب) وهذا المبدأ هناك من يسميه بالوسط الممتنع أو الوسط المستبعد.
    - مبدا العلية:  لكل شيء سبب ،أو لكل معلول علة والعلة ماهي الا الشرط اللازم لحدوث امر ما ، وعموما يحدد أرسطو أربعة علل للشيء وهي: مادية؛  صورية؛ فاعلة؛ غائية .
     Derrida interroga la tradizione filosofica attraverso il metodo della decostruzione
    che permette di evidenziare il carattere dinamico della differenza: l’identità non è
    qualcosa di dato, si determina in relazione ad altro, nel differire da sé, non esiste identità (quindi presenza) se non nella differenza
    appunti di filosofia morale - Liceo Scientifico "E. Fermi

  • الاختلاف الأنطولوجي , في الفلسفة، هو عبارة عن اسلوب كلام، الذي يعنى به رسم الفرق الذي يميز الكينونة عن الكيان. ويشير هذا التعبير إلى قضايا وجودية يعود تاريخها إلى ابن سينا. ويستخدم في الفلسفة المعاصرة، وخاصة من قبل مارتن هايدغر للتأكيد على عدم قابلية اختزال الكينونة إلى أي كيان كان، حتى الأكثر علوا ومثالية. الكينونة، كما يشير اليها هايدغر ، ليست كيان: في هذه الصيغة، التي تبدو ابتدائية، يلعب دورا حاسما كلمة "يكون"، التي، في حين تميز الكينونة عن الكيان ، فانها تعبر عن العلاقة الأساسية بينهما. الاختلاف الأنطولوجي، في الواقع، ليس شرط انفصال. لأن الكينونة والكيان مرتبطان ارتباطا وثيقا بينهما والكينونة ليست الا ما يحدث في الكيان. (ويكي الايطالية)

الروابط مع العالم الافتراضي


Deleuze" non mette il reale di fronte al virtuale in questo libro, ma lo contrappone al attuale. E fa un quadrangolo concettuale composto da: possibile - reale e virtuale - attuale. perché il virtuale
e' una parte del reale che si trova dietro l'attuale. e ogni attuale e' circondato dall'alone del virtuale: "Non contrappone il virtuale con il reale ma con l'attuale. e il virtuale ha una realtà completa .

روابط خارجية


https://it.wikipedia.org/wiki/Differenza_e_ripetizione

الأحد، 13 ديسمبر 2015

مدن فضاءات الوعي

جسم، سايبورغ، افاتار. النظر بواسطة مشكال مُضَاعَف. وقراءة الأفكار والتحدث عنها بشكل متواز. وتشعيب جمل الى حد الفوضى ومواصلة الفهم والتفهيم. وعند  تعدد الأنا ، وتوزع الذات، من أكون ؟ وأين أكون ؟ وفي أي عالم تَكَوَّنَت ؟ وكيف يمكنني التحرك في مدن  فضاءات الوعي؟
http://www.trax.it/marcos_novak.htm 

من الفضاء المضاف ينشأ واقع مضاف. وبما أن وسط العمارة والفن هو الفضاء، وفهمنا للفضاء يتغير،
فالعمارة يجب ان تتغير،  ونحن ايضا ...


المصطلح العمارة المتحولة (TtransArchitecture) يشير الى مدى تحول أو تحويل الهندسة المعمارية نحو كسر التعارض بين المادية والافتراضية، واقتراح سلسلة متصلة من العمارة المادية الى العمارة المعززة تكنولوجيا الى عمارة الفضاء الإلكتروني. وتعتبر العمارة المتحولة وسيلة لتوسيع وتعزيز أهداف وأهمية الهندسة المعمارية في العصر الرقمي. الذي يسمح بالنظر في سبل بديلة عن الحدود الضيقة لمجال البناء.


ديفيد نيلسون روز  ومبادرة الفنون المستقبلية وسعت من تعريف العمارة المتحولة ليشمل استخدام البرمجيات متعددة الحواس بهدف زيادة وظائف الدماغ كواحدة من استراتيجيات المصمم لخلق حوار متماسك بين المشاهد والنموذج المحقون.

Nel passato gli architetti disegnavano lo spazio entro il quale si formavano e agivano le identità. Ora, in mondi di integrale artificialità, gli architetti sono chiamati a disegnare non solo lo spazio, ma anche i suoi abitanti, e non solo il loro aspetto ma anche i loro sensi e le loro capacità. Le barriere tassonomiche che tenevano separati i modi dell’espressione sono caduti, si sono trasformati in finestre, in specchi. Il pittore deve disegnare gli occhi dell’osservatore, il compositore deve comporre le orecchie dell’ascoltatore.

في الماضي، كان المعماري يصمم الفضاء الذي فيه تتشكل وتتصرف الهويات. أما الآن، في عوالم كاملة التصنع، يجب عليه  ان لا يصمم الفضاء فحسب، بل أيضا ساكنيه، وليس فقط المظهر ولكن الاحساس والقدرة. لقد سقطت الحواجز التصنيفية التي كانت تفصل بين طرق التعبير، وتحولت الى نوافذ ومرايا. وحيث الرسام يرسم عيون المشاهد, والملحن يؤلف آذان المستمع.

ديفيد نيلسون روز 


الجمعة، 4 ديسمبر 2015

Transarchitettura, ora / Roberto Masiero العمارة المتحولة


http://architettura.it/extended/20001121/

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Nel frattempo che è accaduto del nostro sapere e della nostra scienza?

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è l'inizio di un nuovo viaggio che per questo motivo rimette in discussione, inevitabilmente, le origini o l'idea stessa di origine.


E la Transarchitettura? E' l'esito della volontà di appartenenza a questo tempo del trapasso o a questo nuovo inizio. L'architettura può avere questa ambizione o presunzione essendo diventata mondo nel totalmente artificiale. La domanda, però, diviene inevitabilmente questa: "E' sufficiente essere al centro del proprio tempo per essere grande architettura? E' solo l'appartenenza alla tecnica che rende l'architettura architettura? Io credo che la Transarchitettura sia fenomeno nobile, di cui avere grande rispetto e sul quale operare sia in sede analitica che in sede critica (è ciò che stiamo provando con questa mostra e questo quaderno); credo che rappresenti profondamente questo nostro tempo e che proprio per questo sia destinata a perdersi in esso, nella sua immancabile vanità; credo che l'opera dell'artista come dell'architetto (nella loro diversità) non stia nella rapprentazione di qualcosa (sia esso un sentimento, una persona, una classe, un tempo); credo che la grande architettura sia tale solo se comprendendo il proprio tempo lo trasforma in un altro da sè, in un senza tempo, a questo la Transarchitettura, per ora, non è ancora arrivata.


 [21nov00] Roberto Masiero